Non mangio agnello a Pasqua e non approvo chi lo fa in nome di una pseudo “tradizione religiosa”:ecco perché.
Premetto che non mangio MAI agnello, non solo a Pasqua.
Mi chiedo perché in un’epoca di opulenza alimentare, banchi dei supermercati stracolmi di ogni tipo prodotto e soprattutto informazione alla portata di tutti.. qualcuno (troppi) scelgano ancora di portare l’agnello in tavola.
Un massacro giustificato, per molti, da una tradizione che affonda le radici (secondo loro) nella religione.
A tal proposito mi ha fatto piacere leggere la dichiarazione di Rosanna Pisani, presidente dell’Enpa di Taranto, che qualche giorno fa, in occasione della campagna di sensibilizzazione contro lo sterminio pasquale, ha ben affrontato questo argomento :
«Il Dio che noi cristiani veneriamo è buono e non gradisce certo che il suo Nome venga macchiato da tanta sofferenza. Tra l’altro, per noi cristiani l’agnello è il simbolo dell’innocenza di Gesù. La vera Pasqua dunque non deve essere macchiata con il sangue degli agnelli ma deve essere una celebrazione gioiosa e rispettosa dell’innocenza di Gesù e dei suoi simboli».
Ma poi, l’Agnello di Dio non rappresenta proprio Gesù Cristo nel suo ruolo di vittima sacrificale? Quindi cosa vuol dire, che se mangiate agnello pensate di celebrare una sorta di eucarestia con le gambe sotto al tavolo?
Io non ci credo.
Credo invece che, quando scegliete di comprare l’agnello, dobbiate aver chiaro quanto segue :
I cuccioli strappati alle madri hanno solo 22 giorni quando vengono macellati.
Bevono ancora solo il latte della mamma e, come ogni neonato, piangono se la perdono di vista.
Se avete un figlio potete capire l’aberrante situazione.
Se non lo avete immaginate che sono gli stessi agnellini teneri fotografati con pulcini e coniglietti che vi scambiate con ipocrisia per gli auguri di Pasqua su Facebook.
Mi chiedo se, invece di tirare in ballo tradizioni pseudo religiose a tavola ingozzandosi di povere bestie, non sia il caso nel 2016 di mettere in pratica altri dettami molto più importanti : come non bestemmiare, non rubare, non tradire, non ricordarsi di essere cristiani solo a Natale e a Pasqua..e la lista è lunga.
Vi invito anche a sposare l’iniziativa di Animal Equality . Per il terzo anno consecutivo ha lanciato la campagna #SalvaUnAgnello per fermare la sofferenza di agnelli e capretti in prossimità della Pasqua. Con un click potrete “impegnarvi” a non mangiare carne d’agnello o capretto ed a diffondere la vostra scelta semplicemente condividendola sui Facebook e Twitter.
Buona Pasqua.