Nell’epoca in cui il selfie la fa da sovrano, la notizia è davvero una doccia fredda. Il dottor Simon Zokaie dell’università di Manchester ha studiato gli effetti dei selfie sulla pelle del viso.
Non vi nascondo che quando ho letto questa notizia..sono rimasta molto colpita! Anche io amo scattare selfie per pubblicarli sulle pagine dei miei social e per tenerli nella mia galleria fotografica, quindi mi sono subito preoccupata.
Ma veniamo alla protagonista dell’esperimento.
La “cavia” se così si può chiamare, è una vera selfie-addicted: la blogger Mehreen Baig. La bella Mehreen si scattava circa 50 selfie al giorno e nel corso del tempo ha notato la strana comparsa di lentiggini e pori dilatati, oltre a qualche macchia sulla pelle del viso.
Preoccupata da queste imperfezioni si è decisa a rintracciarne il motivo e con l’aiuto del dottor Zokaie, che ha analizzato le abitudini della ragazza, ha identificato la causa: la luce Hev dello smartphone.
La luce Hev è molto simile ai raggi ultravioletti (dai quali ci proteggiamo proprio per evitare danni alla pelle) e si attiva nello scattare la foto.
Se pensiamo alla poca distanza tra il viso ed il telefono al momento del selfie..immaginate questo gesto ripetuto più e più volte al giorno che effetti possa avere.
Oltre ai danni visibili ci sono anche quelli invisibili come la pigmentazione di nuove macchie e nuove lentiggini, che col tempo avrebbero fatto capolino sul viso della blogger. Per non parlare dell’invecchiamento cutaneo.
La protezione solare non serve a proteggerci dalla luce ravvicinata dello smartphone ma, come sempre, un modo per ovviare al problema c’è : non scattarsi troppi selfie, per esempio!
Possiamo sopravvivere con uno o due al giorno, no?
Vi ho già raccontato quanto la luce blu, o luce Hev possa creare disturbi al delicato ritmo sonno-veglia: nel caso ve lo siate persi, date un’occhiata al post, scoprirete delle cose davvero interessanti.